Gorno Tempini alla Euronext Sustainability Week: “i temi ESG nel 100% delle riunioni dei CdA”

Gorno Tempini alla Euronext Sustainability Week: “i temi ESG nel 100% delle riunioni dei CdA”

La sostenibilità come percorso a lungo termine, non solo un obiettivo

La sostenibilità non può essere solo un target, ma deve rappresentare un percorso a lungo termine, che richiede un approccio pragmatico per il raggiungimento degli obiettivi. In un contesto sempre più sfidante a livello globale e di fronte alle crescenti richieste della regolamentazione di sostenibilità, per evitare una perdita di competitività, è fondamentale trovare un equilibrio tra performance finanziaria e obiettivi ESG che tenga conto anche dei costi sociali della transizione e dei suoi effetti sulle persone. La governance assume, quindi, sempre più importanza, con un crescente ruolo dei Consigli di Amministrazione nei processi decisioni sui temi ambientali, di sostenibilità e governance. 

Questi i temi principali affrontati dal Presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini, intervenendo al panel di apertura della prima giornata della Euronext Sustainability Week, l’evento annuale che si tiene presso la sede di Borsa Italiana, nel corso del quale ha sottolineato che la centralità della sostenibilità in CDP emerge anche dalle riunioni del suo Consiglio di Amministrazione: mentre nel biennio 2021-2022 i temi ESG sono stati discussi nel 40% degli incontri, nel 2023 e 2024 sono stati parte integrante del 100% delle riunioni.

“Le tre dimensioni ESG influenzano ogni settore dell'economia, non limitandosi più all'industria pesante, ma estendendosi anche a nuovi settori come l'agricoltura, l'uso del suolo, la gestione delle risorse idriche, la manifattura, il real estate e la gestione degli spazi e dei materiali”, ha dichiarato Gorno Tempini, evidenziando le sfide che molte aziende devono affrontare per adeguarsi alle nuove normative, come la Corporate Sustainability Reporting Directive la direttiva dell’Unione Europea sulla sostenibilità che rafforza gli obblighi di rendicontazione degli indicatori ESG ampliando la platea delle aziende obbligate a divulgare informazioni relative ai rischi, opportunità, obiettivi e impatti legati alle questioni ambientali, sociali e di governance e aumenta la qualità e quantità degli indicatori ESG che le imprese devono rendicontare. Il nuovo set di informazioni sarà utilizzato per valutare le aziende prima di concedere un prestito o un investimento. In questo contesto è essenziale rendere la sostenibilità "sostenibile" anche per gli attori meno preparati alle nuove normative ESG, come le piccole e medie imprese, avendo un approccio pragmatico e un orizzonte di medio-lungo periodo”. 
Il Presidente di CDP ha evidenziato che per il Gruppo “la sfida è combinare la nostra missione allo sviluppo del Paese e, quindi, estendere le opportunità di credito al tessuto economico e produttivo italiano, con la volontà di rendere i finanziamenti sempre più vicini ai nuovi standard ESG europei”.

Un impegno che si è concretizzato in varie tappe all’interno di un percorso definito. CDP ha infatti adottato policy interne specifiche per ogni settore in cui opera, introducendo un nuovo modello di valutazione dei finanziamenti, che integra gli obiettivi di sostenibilità sia nella fase ex ante che ex post, utilizzando un nuovo modello basato su rischio-rendimento-impatto. Viene così misurata l'efficacia delle operazioni considerando il contributo apportato, anche in termini ad esempio di riduzione delle emissioni di CO2.

L’efficacia delle azioni sinora intraprese da Cassa, volte a generare impatti economici, sociali e ambientali positivi e in linea con le best practice adottate dalle istituzioni finanziarie a livello internazionale, è confermato dai rating ESG che hanno premiato l’operato di Cassa Depositi e Prestiti.

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